Il giardiniere ch'è andato via.
Per qualche momento ella non si udì risponder nulla, e le sue mani parvero moversi incerte, a caso. Poi il giovine disse: "Cosa..." con voce diversa dalla solita e non compiè la frase. Ella si chinò a raccattar chi sa che, gli offerse un baleno del suo fine collo bianco.
Diceriprese ancora più sottovoce, "che forse andrà dai signori Dessalle e che i signori Dessalle domanderanno informazioni alla mia marchesa e che allora Lei ci potrebbe forse mettere una parola buona. Dice pure che Lei ora diventerà sindaco e che gli raccomanda un suo figliuolo per la biblioteca."
Si voltò, diede un'occhiata alla lucerna che fumava, si mosse, adagio adagio, per andarne ad abbassare il lucignolo e nel passar davanti a Maironi gli alzò in viso due occhi grandi, vitrei, pieni di una chiara proposta. Egli fremette ma non disse niente. La biondina si pose ad abbassar lentamente il lucignolo, giù, giù, senza sosta, quasi fino a spegnere. Allora Maironi disse brusco:
La signora ha suonato.
Ha suonato?
. Colei trasalì, rialzò il lucignolo, guardò il giovine in viso, capì subito di avere passato il segno.
Se quell'uomo ritornariprese Maironi, "gli dica che per le informazioni parlerò."
La ragazza rispose asciutta "va bene", se n'andò dritta e seria senza degnarlo nè d'un saluto nè d'uno sguardo.
Rimasto solo, il giovane si strinse i pugni alle tempie, li battè con impeto sul piano della consolle, ve li tenne per un momento, ansante, guardandosi nello specchio, interrogando, quasi, l'immagine di se stesso.
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