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      Scopertosi il viso continuò:
      Un giorno, proprio ritornando dal luogo dov'è mia moglie, m'incontrai nel treno con una signora giovine e bella che certo mi conosceva perchè mi avvidi subito che mi guardava con curiosità e interesse. Quella è la prima persona che ha sospettato il vero de' miei sentimenti perchè mi parve leggerle in viso, dopo averla guardata due o tre volte, una sorpresa, una specie di sorriso interno; capisce? Per molto tempo non mi potei levare quegli occhi dalla memoria. M'infervorai sempre più nelle pratiche ascetiche, pregai Dio che mi aiutasse e mi parve infatti di aver dimenticato.
      Tutto quest'ultimo racconto Maironi lo fece ansando, con voce rotta dallo sforzo di strapparsi dall'anima cose tanto compresse nell'interno di lei. Don Giuseppe lo ascoltava triste, senza guardarlo, con l'aria rassegnata di uno che non si meraviglia più, che sa di aver ad ascoltare la solita, eterna, uniforme storia. Piero prosegui:
      Il fervore ascetico durò poco. Qui devo anche dire che non sotto il colpo della mia sventura ma più tardi, quando il dolore diminuiva, proprio quando mi davo più che mai alle pratiche religiose, cominciarono a venirmi dei pensieri strani, novissimi per me, dei dubbi circa la fede, fulminei, che mi scuotevano e che io cacciavo restandone tutto tremante. Una sera la cameriera di mia suocera, giovane, graziosa, venne da me con un pretesto. Mi contenni, il mio viso, le mie parole furono di ghiaccio ed ella se ne andò, ma vi ebbe poi un momento in cui mi domandai perchè se Dio voleva proprio un simile tormento delle sue creature non le aiutasse di più! Perchè mi facesse incontrare quella signora nel treno e quella ragazza in casa di mia suocera!


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Piccolo mondo moderno
di Antonio Fogazzaro
Ulrico Hoepli Milano
1909 pagine 344

   





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