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      Ma forse Iddio mi aiuterebbe di più.
      Don Giuseppe sospirò come chi si duole di non essere creduto.
      Di questo parleremodiss'egli. "Intanto mi spieghi perchè sta così male, ora."
      Ecco: perchè, prima di tutto, la mia fede va molto peggio. Le ho parlato di dubbi, poco fa. Glielo dico subito, i miei sono sopra tutto dubbi di sentimento, dubbi d'istinto, e in fondo, lo capisco bene, vengono da un insieme di impressioni piuttosto che dal raziocinio.
      Fin da quando ero tentato nei sensi ed ero tentato di accusar Dio che m'imponeva una legge terribile, una legge contro la natura del mio corpo e non mi aiutava a obbedire, sin d'allora, questa è una coincidenza che forse mi condanna ma insomma è la verità, io cominciai a sentire fastidio di quella specie di religione che vedevo intorno a me; fastidio degli scrupoli di mio suocero che parla sempre di umiltà cristiana, che piega il ginocchio davanti al Vescovo e farebbe a quattro gambe gli scalini di tutti i ministeri per esser nominato senatore; fastidio persino qualche volta delle pratiche devote di mia suocera che con tutta la sua santità e bontà suggerisce al marito grettezze, in materie d'affari, dell'altro mondo; fastidio di certe persone pie che venivano a seccarsi ogni sera in casa Scremin per mangiarvi a due palmenti una volta la settimana; fastidio di tante altre pie persone o avare o malediche, piene di livore contro tutto e tutti o feroci contro le povere creature che hanno ceduto a una passione illecita; fastidio di certi formalismi farisaici, di certe idolatrie superstiziose, di certi incensi pagani profusi a uomini.


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Piccolo mondo moderno
di Antonio Fogazzaro
Ulrico Hoepli Milano
1909 pagine 344

   





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