Io invece sono umile e non Le piaccio."
Non era la prima volta che la signora Dessalle si mostrava tanto audace con Piero Maironi. La prima volta ella gli si era mostrata così a villa Diedo, nel boschetto appartato che pende dal colle ai silenzi di una valletta deserta. Gli aveva detto che lo trovava tanto diverso da tutti, tanto migliore, ch'era felice di vederlo, ma che l'aspettazione delle sue visite la turbava sempre, che poi la sua presenza le metteva una soggezione grande e che osava dirgli tutto questo perchè lo sapeva un santo.
Maironi, non conoscendola ancora, aveva giudicato che si trattasse di un capriccio, di una provocazione meditata e non dubitò di venire disprezzato per il suo riserbo. Vide poi che la signora non lo disprezzava punto, la conobbe fieramente sincera, fieramente sdegnosa di capricci sensuali, vergognò di sè, del proprio sospetto indegno, come di una inferiorità morale.
Dicainsistette la signora perchè il giovine non rispondeva.
A un tratto gli occhi di lei diedero un lampo.
Cos'ha?
diss'ella. "Lei ha qualche cosa!"
Niente, non ho niente. Cosa vuole che abbia?
Piero rispose sorridendo così poco spontaneamente, che un'angoscia, una tenerezza senza nome sfolgorarono nel viso pallido di Jeanne. "E` successo qualche cosa? Cosa è successo? Parli!" E gli afferrò un braccio.
Badi, c'è il custodemormorò Piero, sgomentato.
No, no, non c'è, è andato a prender le chiavi del refettorio. Parli! Parli!
Ma, Dio, adesso verrà Suo fratello!
Non me ne importa!
esclamò la signora.
| |
Dessalle Piero Maironi Diedo Jeanne Piero Dio
|