Capite, basta uno sguardo. La torre merlata e quella divina loggetta che vi si porge incontro lassù - già voi nemmanco l'avete vista! - come un saluto del genio dell'abbazia, il quale non ha potuto partire coi frati; e quella bruna chiesa quattrocentesca, così larga e solida nella sua eleganza, assisa in alto sopra quella compagine quadrata di grandi pietre coricate e morte come volumi di teologi, di dottori e di Padri, mi han fatto battere il cuore; o almeno qualche cosa in quel posto, perchè mia sorella non è sicura che io ce l'abbia, il cuore; quanto a me non ci tengo.
E, capite, la massiccità - lasciate, vocabolo mio! - la massiccità toscana di questo zoccolo e di questa chiesa così legata con la toscanità di questo colle che di barbaro ci ha solamente la calotta di selva selvaggia sopra gli oliveti, ma è tanto composto nel suo movimento, tanto schivo di ogni attitudine maleducata, tanto serio, vero?, e fatto per la meditazione, con quelle piccole processioni fraticellesche di cipressetti, molto bornés ma semplici e pii, tale insomma, questo colle, che si vede nel suo corpo alto e grosso una devota umiltà verso la chiesa che gli sta sotto e che pure grandeggia e lo signoreggia, tutto ciò mi ha preso, diremo eh, sorella mia, i polmoni, perchè quelli spero di averli, e ho buttato fuori tutto il mio fiato in una fila di oh! oh!, tanto che ne son rimasto senza per cinque minuti."
Pare che ti sia ritornatodisse Jeanne.
Oh sì, è ritornato. E qui e qui, questo cortiletto divino, questo casto pensamento trasmutato in sogno!
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Padri Jeanne
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