C'è la passione dalle due parti e non silenziosa.
Eh!
interruppe il prete. "Altro che silenziosa! Baci, abbracciamenti, in giardino, coram populo!"
Diciamo coram nemore et luna, se è vero. Ma poi, fino a qual punto le cose siano arrivate, nessuno...
Fa lo stessobrontolò il prete. "Del resto coram nemore, luna et hortulano."
Sia! A me non pare che faccia lo stesso, ma tiriamo avanti. Premetto. Mia moglie e io siamo in buona relazione col sindaco e mia moglie visita poi anche la signora Dessalle che ha conosciuto a Roma.
Záupa assentì ossequiosamente: "Sissignor". E il prete che ascoltava a capo chino fece una smorfia significativa.
Io, però
continuò il cavalier Soldini "parlando di questo doloroso argomento sarò imparzialissimo e schiettissimo. Nessuno, dicevo, può sapere fino a qual punto le cose siano arrivate; ma mia moglie che in queste faccende è molto penetrante, non crede al peggio e non ci voglio credere neppur io."
Ben, benfece Záupa, contento. Il prete brontolò: "buone persone". E soggiunse forte: "E il resto?".
Il resto, sì: ora ci vengo, siccome però il peggio si dice, avrei rimorso di tacere che la sorgente delle voci più velenose, raccolte subito, si sa, e diffuse rapidamente con bisbigli pieni di prudenza ipocrita, da tanta gente che assapora con una voluttà particolare i peccati delle persone credute impeccabili e sopra tutto i peccati dei clericali, è l'ortolano di casa Dessalle, il quale ha particolari rancori, più o meno coperti, con il giardiniere, quel mezzo anarchico tutto propenso al sindaco che gli ha fatto nominare il figliuolo alla biblioteca e lo ha protetto nel ridicolo affare dei calzoni filettati di bleu.
| |
Dessalle Roma Soldini Záupa Dessalle
|