Gente invecchiata. La libertà è stata un ideale e adesso non può essere che un'arma. E` più facile che tu mi veda socialista."
No nofece Jeanne; senza molto calore, però.
Eh, non socialista con i socialisti di qui, sai! Forse neanche con i socialisti di Milano e di Torino che valgono di più. Certo mai con gl'ignoranti, nè con i disonesti, nè con i cupidi!
Ma neanche con gli altri!
Perchè?
Piero sapeva che Carlino Dessalle era un feroce nemico del socialismo; non s'era mai accorto che Jeanne dividesse il sentimento del fratello.
Infatti Jeanne non ne divideva l'odio. Era scettica, profondamente scettica.
Perchè è una cosa inutilediss'ella. "Il mondo va come deve andare. Sono sogni. Sarai una mosca del carro."
Egli protestò così sdegnosamente che Jeanne se ne atterrì. "No no, scusa scusa, zitto zitto!" Sopraggiungeva allora la comitiva oltrepassata sul piazzale della chiesa. I giovani, già tanto chiassosi, passavano in silenzio, rapidamente, avendo riconosciuto Maironi. Invano le due povere mamme sgangherate arrancavano loro dietro gemendo: "Tosi! putèle!". Maironi aspettò che passassero anche le due mamme e poi ritornò alle proteste; ma Jeanne lo supplicò di smettere, di non guastare l'ora felice, di parlarle di amore, soltanto di amore, e la sua voce aveva lente carezze di mani tenere. Egli si arrese, ebbe un ritorno di passione come nella villa, voleva lasciare la via maestra, prenderne un'altra ombrosa che se ne spicca pochi passi oltre la chiesa. Jeanne si oppose. Piero insisteva, quasi violento.
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