Bessanesi negava la validità delle leggi religiose, con parole velate, di fronte alle leggi fisiologiche, Destemps voleva che l'amore tutto renda lecito, puro e santo, Carlino sosteneva che l'amore verrebbe così a distruggere il suo proprio piacere, che una legge è necessaria per la deliziosa trepidazione dell'infrangerla e per il dolor piacevole dell'averla infranta, in che uno sentiva il potere proprio, si sentiva uomo veramente. Il solo Gonnelli, gran raccontatore di storielle allegre, difendeva il concetto morale antico, protestando però di non farlo per bigottismo.
Scusate moltogli disse Dane, che aveva ascoltato fumando silenziosamente. "Io dico quello che dite voi del concetto morale cristiano. Lo dico perchè lo penso ed anche perchè sono bigottista nel modo che voi fareste bene di essere, e anche tutti questi signori pagani che hanno detto cose tanto eleganti e di colori vivi, come fiori giovani spuntati di rovine vecchie, un poco imputrite; belli fiori, scusate molto, che io non vorrei mettere in occhiello. Ma dov'è la signora Dessalle?"
Già
esclamò donna Bice. "Jeanne, dov'è?"
E` andata a scrivere un bigliettodisse Carlino. "Temo che starebbe col professore Dane, e particolarmente contro di me."
Lo credo bene!
fece la signora. "Lei ha detto cose orribili!"
E su queste cose orribili la discussione continuò.
Appena staccatasi dal professore Dane, che nell'uscire dalla sala da pranzo le aveva piuttosto cavallerescamente che teologicamente offerto il braccio, Jeanne salì nelle proprie stanze per scrivere al marchese.
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