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      Jeanne lo raggiunse.
      Ripigliamo il nostro discorsodiss'ella sottovoce, movendo un passo di tacito invito ad allontanarsi di lì. "Se ciascuno di noi andasse a ricercare le origini del proprio avere, non crede che si troverebbe tutti della roba mal venuta? Scusi, non vi sarebbe qui un po' di romanticismo? Può far tanto più bene Lei, colla Sua ricchezza, che l'Ospitale Maggiore di Milano!"
      Invece di rispondere, Piero la interrogò fremente:
      Come si può dire che la giustizia è un'opinione?
      Eh, sicuro!
      diss'ella, pure concitata. "Ed è proprio questo il caso! A Lei pare giustizia spogliarsi del Suo contro una sentenza di giudici e a me pare giustizia di non sostituirmi ai giudici. Opinione la Sua, opinione la mia, opinione quella dei giudici!"
      Appena detto questo si raumiliò al solito, chiese perdono con tenerezza affannata.
      Non so pensarla poverodiss'ella, "non so pensare che Le manchino gli agi cui è abituato, sarei contenta di vivere miserabilmente io in uno di questi abituri purchè a Lei non mancasse la pienezza della vita e il mezzo di essere generoso secondo il Suo cuore e la Sua mente!"
      Volle sapere come proprio si fosse espresso l'avvocato. Piero le rispose freddo, col tono di chi non è più disposto a discutere. Secondo l'avvocato, l'Ospitale Maggiore aveva perduto la lite contro i Maironi per un puro vizio di forma nel testamento di un marchese Reyna, cugino di Alessandro Maironi, bisavolo di Piero.
      Nessun socialistadiss'ella, piano, "farebbe quello che vuol fare Lei e come socialista.


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Piccolo mondo moderno
di Antonio Fogazzaro
Ulrico Hoepli Milano
1909 pagine 344

   





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