Non preghi più? Hai perduto la religione?
Egli non potè mentire, benchè ne fosse tentato.
Perdonami!
supplicò accorato. "Perdonami!"
Solo udì, nel silenzio mortale, l'affannoso respiro dell'inferma. Ella giunse alfine le mani dicendo piano:
Oh Piero!
Alzò gli occhi pieni di angoscia, pregò dal fondo dell'anima, ineffabilmente, offerse per lui le pene sue presenti e quelle attese della purificazione futura.
Signore, Signore' pensò
non lasciatemi morire così!' E subito ebbe un momento quasi di rimorso, si affrettò a soggiungere dentro di sè: "Però sia fatta la Vostra santa Volontà'.
Poi chiamò con voce fievole:
Caro.
Chiese il fazzoletto. Avutolo, cercò di recarselo agli occhi e la mano le ricadde sulle lenzuola.
Non ho più la forzadiss'ella. E aperse la mano.
Allora, tremante, straziato, volendo pur dire una parola consolatrice e non riuscendovi, egli le terse col fazzoletto gli occhi lagrimosi. La poveretta potè appena dirgli:
Grazie. Chiamami la mamma.
IV
Gli Scremin, don Giuseppe Flores e Maironi alloggiavano in un piccolo albergo vicino allo Stabilimento. Dopo la visita del professore, che trovò la febbre ancora piuttosto alta, una penosa inquietudine e il cuore depresso ma nessun pericolo imminente, don Giuseppe e Zaneto si ritirarono. La marchesa si accinse a passar la notte nella camera di sua figlia con la suora. Piero rimase nel salotto attiguo, sdraiato sul canapè, solo, al buio. Era stanco, aveva il capo grave di sopore e tuttavia non si era voluto allontanare di lì. Si addormentò verso le due, sognò un caos di figure assurde, di avvenimenti impossibili, tanto complicati e lenti che allo svegliarsi credette aver dormito un secolo.
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