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      Per forza (sottint. lo farò). - Presto (sottint. fate, camminate o sim.).
      Le interjezioni non son altro, propriamente parlando, che proposizioni semplici o complesse con ellissi, p. es. Su, via, animo ecc. (Vedi Grammatica, P. II, cap. XXXI).
     
      § 12. PROPOSIZIONE COMPOSTA. Quando una proposizione contiene due o più volte il medesimo elemento o complemento, dicesi composta; p. es. Dante e il Petrarca furono i più grandi e sublimi poeti della loro età, anzi di tutto il secolo XIV. Questa proposizione infatti ha due soggetti, due predicati nominali, e due complementi avverbiali, onde risulta da più coordinate (vedi paragrafo seguente) ristrette in una sola. Dante fu ecc. Il Petrarca fu ecc. il più grande, il più sublime ecc. Le proposizioni così abbreviate si chiamano implicite a differenza delle altre che sono esplicite.
     
      § 13. UNIONE DI PROPOSIZIONI. Due o più proposizioni possono unirsi insieme, e ciò in due modi:
      restando ciascuna indipendente dalle altre, in guisa che ciascuna di esse contenga un senso di per sè. Allora le proposizioni si dicono coordinate fra loro, ovvero unite per coordinazione, p. es. La vita è breve, l'arte è lunga, le forze sono deboli. La coordinazione ha luogo o senza congiunzioni (come nell'esempio qui riferito) o per mezzo di congiunzioni copulative, disgiuntive, avversative (e, o, ma ed altre di simile significato); p. es. Cade la pioggia ed io me ne sto al fuoco. O tu hai perduto il senno, od io prendo un grave errore. La vita è breve, ma l'arte è lunga e le forze sono deboli:


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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