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      Invece: Io lodo coloro che adempiono i proprii doveri, benchè costino loro gravi fatiche. Qui la terza è subordinata alla seconda e questa alla prima, la quale è principale. Subordinate di terzo o quarto grado sono rare, perchè intralcerebbero il senso.
     
      § 15. Spesso i complementi attributivi hanno la forza e l'espressione di una proposizione subordinata, e si possono ampliare nella medesima; p. es. Chi da fanciullo ruba un pomo, da adulto rapirà un tesoro; cioè quand'è fanciullo ecc. quando sarà adulto ecc.
     
      § 16. Le subordinate si uniscono alla principale o per mezzo di pronomi ed avverbii relativi (il quale, che, dove, quando ecc.), o per mezzo di congiunzioni causali (poichè ecc.), finali (affinchè ecc.), comparative (così come, tanto quanto ecc.), consecutive (talchè, così che, da), condizionali (se ecc.), concessive (benchè ecc.) ecc. o per mezzo di pronomi e particelle interrogative (che, quale, se ecc.):
      possono anche prender forma di gerundio o di participio passato o d'infinito; p. es. Studiando assiduamente imparerai la lingua italiana (cioè se studierai): compiuti i proprii doveri è dolce il riposo (cioè, dopochè sono compiuti ecc.): io affermo esser ufficio del savio onorare Iddio (cioè che è ufficio ecc.).
     
      § 17. Più proposizioni dipendenti coordinate fra loro si uniscono per mezzo delle congiunzioni medesime, con cui si uniscono insieme le principali. (Vedi sopra, § 13).
     
      § 18. PROPOSIZIONI CORRELATIVE. Due proposizioni si mettono talvolta in reciproca corrispondenza fra loro per mezzo di due pronomi correlativi o di due particelle pur correlative.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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