Machiavelli. - Io non poteva mantenermi però senza patimento; perchè la lunghezza del verno, l'intensità del freddo e l'ardore estremo della state mi travagliavano di continuo; e il fuoco, presso al quale mi conveniva passare una gran parte del tempo, m'inaridiva le carni e straziava gli occhi col fumo; di modo che nè in casa nè a cielo aperto io mi poteva salvare da un perpetuo disagio. Nè anche potea conservare quella tranquillità della vita, alla quale principalmente erano rivolti i miei pensieri; perchè le tempeste spaventevoli di mare e di terra, i ruggiti e le minaccie del monte Ecla, il sospetto degl'incendii frequentissimi negli alberghi, come sono i nostri, fatti di legno, non intermettevano mai di turbarmi. Leopardi.
Periodi con membri subordinati. Siccome gli uomini temono le fiere selvatiche e di alcuni piccoli animali, come le zanzare sono e le mosche, niuno timore hanno; e nondimeno, per la continua noja che eglino ricevono da loro, più spesso si rammaricano di questi, che di quelle non fanno; così addiviene che il più delle persone odia altrettanto gli spiacevoli uomini e i rincrescevoli, quanto i malvagi o più. Casa. - Non repugna che un grande artefice abbia sicurissimi e perfettissimi precetti dell'arte sua e che talvolta nell'opera erri in qualche particolare; come, per esempio, che un musico od un pittore, possedendo i veri precetti dell'arte, faccia nella pratica qualche dissonanza, o inavvertentemente alcuno errore di prospettiva. Galilei.
PARTE PRIMA
USO DELLE PARTI DEL DISCORSO
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Ecla
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