Si dice prender le parti di alcuno, e far le viste più spesso che prender la parte o far vista; passare agli eterni riposi anzichè al riposo eterno. E con le braccia e con le vesti segno Fa tuttavia perchè ritorni il legno. Ariosto. - O padre nostro che ne' cieli stai. Dante.
§ 5. SINGOLARE PEL PLURALE. Di altri sostantivi si può usare il singolare nel medesimo senso del plurale, specialmente ove si parli di membra o parti del corpo; p. es. l'occhio, il braccio, la gamba, la spalla, l'orecchio, il crine, il piede, per gli occhi, le braccia, i piedi ecc. e così pure il passo per i passi; la vela per le vele. Dicesi aver gamba lesta piuttosto che gambe leste ecc. In verso si usa anche l'ala per le ali, l'onda per le onde, il flutto per i flutti ecc. Cautamente ciascuno ai colpi muove La destra, ai guardi l'occhio, ai passi il piede. Tasso. - A quella foce ha egli or dritta l'ala. Dante. - Lungi da lui tratto al sicuro s'era L'altro che avea la spalla più leggiera. Ariosto. - Mano in singolare indica spesso la mano destra. Ma distendi oramai in qua la mano. Dante. - Porgimi la mano tua, bel maestro. Passavanti.
§ 6. Alcuni sostantivi, benchè appartengano alla classe dei numerici (vedi sopra § 1), prendono nel singolare senso collettivo, e valgono quanto se fossero usati nel plurale: tali sono pesce e foglia, quando significa le foglie de' gelsi. Fece un bel vivajo .... e quello di molto pesce riempiè. Boccaccio. - Tuttodì noi veggiamo che sulle piazze intorno all'orzo si litiga, intorno al fieno, intorno alla foglia.
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