Non si può dire col Boccaccio: è divenuto andator di notte, apritor dei giardini e salitore di alberi - io che cominciatrice fui de' ragionamenti - il toccare i panni pareva seco quella cotale infermità nel toccator trasportare. Invece di tali sostantivi si suole usare la costruzione del relativo con un verbo; p. es. invece di toccatore direbbesi chi li toccasse: invece di cominciatrice fui, fui quella che cominciai. Nè si direbbe col Machiavelli: un principe deve ben essere domandatore, e di poi circa le cose domandate paziente auditore del vero, ma più semplicemente si risolverebbe la frase coll'infinito deve domandare e udire. E invece di dire il lettore di troppi libri poco ritiene, dovremo dire chi legge molti libri ecc.
§ 15. ELLISSI DEL SOSTANTIVO. Il sostantivo in alcune locuzioni può togliersi, restando sottinteso (figura di ellissi): così avviene del nome figlio, figlia (sing.) innanzi al nome proprio del padre: Caterina di Ferdinando. Davanzati. - Così pure del nome chiesa davanti a quello del santo, cui è dedicata: andare in S. Giovanni, in San Pietro ecc. E spesso del nome teatro o caffè: Nel San Carlo di Napoli, cioè nel Teatro di ecc. Andai al Niccolini, cioè al Teatro Niccolini ecc. A suo luogo diremo di quei casi, in cui l'aggettivo od il pronome o il nome numerale sottintendono un sostantivo.
§ 16. PARTI DEL DISCORSO SOSTANTIVATE. Finalmente vuolsi notare che anche le altre parti del discorso possono fare da sostantivi, ossia essere sostantivate, come vedremo meglio parlando di ciascuna di esse: p. es. il bello, il buono; il due, il tre, il primo; questo, quello; il mio, il tuo; il dormire, il vegliare; un godere; il prima, il poi; il davanti, il di dietro; l'ahi, l'ahimè ecc.; dove per lo più si premette l'articolo o determinato o indeterminato.
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