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      Napoli è più grande di Firenze. 2° fra due qualità o proprietà d'un soggetto stesso: p. es. Firenze è più grande che abitata. Raffaello fu più pittore che architetto. Andreuccio più cupido che consigliato. Boccaccio. 3° fra due qualità in due soggetti diversi; p. es. È più seducente il vizio, che non sia piacevole la virtù. (Vedi la Parte II).
      Talora il comparativo si fa con l'avverbio meglio equivalente a più; e ciò specialmente nella frase Amar meglio. Amando meglio il figliuol vivo con moglie non convenevole a lui, che morto senza alcuna. Boccaccio.
     
      § 2. COMPARATIVO ASSOLUTO O SUPERLATIVO RELATIVO. Il comparativo assoluto o, come comunemente si chiama, il superlativo relativo si forma, come vedemmo (Gramm., Parte I, cap. VIII, § 5), premettendo a più o meno l'articolo determinato il: p. es. il più felice uomo di tutti: un uomo il più felice. Voi vi potete vantare di avere la più bella figliuola, la più onesta e la più valorosa che altro signore che oggi corona porti. Boccaccio. - Prenderai quel cuor di cinghiale e fa che tu ne facci una vivandetta la migliore e più dilettevole che tu sai. Boccaccio.
     
      § 3. L'articolo determ. può invece premettersi al sostantivo, p. es. l'uomo più felice fra tutti; nel qual caso sarebbe contrario al genio di nostra lingua ripeterlo davanti al più: p. es. l'uomo il più felice ecc. Nell'età sua più bella e più fiorita. Petrarca. - Tra l'altre gioie più care che avea. Boccaccio.
      Pure qualche rara volta, o per maggior chiarezza o per maggior forza ed evidenza, sarà lecito ripetere anche davanti a più l'articolo determinato, come si vede ne' seguenti esempii: Veggo tutte le Grazie ad una ad una, Veggo tutte le Ninfe le più belle.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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