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      - Innanzi che cotesto ladroncello che v'è costì dallato, vada altrove. Boccaccio. - Lascia cotesto pensiero. Leopardi. - Piano chè cotesta vostra distribuzione non è la giusta. Segneri.
      Quegli che usurpa in terra il loco mio .... Fatto ha del cimiterio mio cloaca. Dante. - Non son colui, non son colui che credi. Dante. - Colei che gl'intelletti apre e sublima. Monti. - Io son colei che ti diè tanta guerra. Petrarca. - Che sarebbe la Chiesa, se codesto vostro linguaggio fosse quello di tutti i vostri confratelli? Manzoni. - Quella gentildonna tra le sue compagne mi piace. Castelvetro. - Quell'altro è Demofonte e quella è Fille. QuellGiason, e quell'altra è Medea. Petrarca.
     
      § 12. COSTUI ecc. RIFERITO ALLA PRIMA PERSONA. Mancando nella prima persona il pronome personale femminile singolare, ne fa le veci quello di seconda persona (costei); p. es. ecco qui costei, che sempre si duole. Così parimente, mancando una forma speciale di prima persona per esprimer l'oggetto singolare maschile, ne fa le veci il pronome di seconda persona; p. es. ho qui costui, che ecc. - Quand'io vidi costui nel gran diserto ecc. Dante.
     
      § 13. Per meglio e più sensibilmente determinare la diversità locale de' tre pronomi si possono far seguire ad essi gli avverbii corrispondenti: qui, qua, quaggiù, quassù per la prima persona; costì, costà, costaggiù, costassù per la seconda; lì, la, colà, lassù, laggiù ecc. per la terza: questo qui, codesto costì; quello là, lassù. Vedi il capitolo dove si tratta degli Avverbii.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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