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      Nello stile elevato e più spesso nel verso, tale (anche senza l'articolo un) può prendere senso indeterminato e usarsi come taluno, alcuno, seguito dal relativo che. E già ... discende l'erta .... Tal che per lui ne fia la terra aperta. Dante. - Di tai che non saranno senza fama Se l'universo pria non si dissolve. Petrarca.
      Quindi in senso distributivo: Tale .... tale per questo, quello, alcuno, altri. Tale venne in figura del re di Francia, tale del re d'Inghilterra. M. Villani. - Tali rifiutarono, tali acconsentirono. Novellino.
     
      § 14. COSIFFATTO O SIFFATTO si adopera, di rado, ma con più efficacia, nel senso di tale. Di che gli occhi miei presero un dì cosiffatta (tale) esperienza. Boccaccio. - Questi cosiffatti modi fanno sovente acquistar biasimo. Boccaccio. - Cominciarono a tener maniera men discreta che a cosiffatte cose non si richiedea. Boccaccio. - L'ortografia è siffatta quale accennammo al lettore. Salviati.
     
      § 15. TANTO (in verso anche cotanto) pronome dimostrativo e quantitativo insieme, determina cose o persone mediante una data quantità intera o collettiva che si trova in esse: quindi nel singolare vale così grande, così grosso ecc. nel plurale vale di tanto numero, in tanta copia. Tanto di senso neutro vale cosa sì grande, quantità così grande ecc. e spesso diviene avverbio.
     
      § 16. TANTO RIFERITO A COSA ANTECEDENTE O SEGUENTE. Riferito a quantità detta avanti si usa come aggettivo, accompagnato col nome: Non può più la virtù fragile e stanca Tante varietadi omai soffrire.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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