Boccaccio. Quanto alle locuzioni congiunzionali di che, senza di che o sim. vedi § 15 e 17.
§ 14. CHE CON ELLISSI DELLA PREPOSIZIONE. Che si usa quasi sempre per in cui (o quando) riferito a un nome esprimente tempo. Era 'l giorno che al Sol si scoloraro, Per la pietà del suo Fattore i rai. Petrarca. - Ma nell'ora che 'l Sol più chiaro splende. Tasso. - Così pure invece di a cui o di cui in frase comparativa dopo stesso, medesimo, espressi o sottintesi. Trovai molti compagni a quella medesima pena condannati che (a cui era condannato) io. Boccaccio. - Una giovane, la quale della persona (cioè della stessa persona) gli pareva che la giovinetta, la quale avea proposto di sposare. Boccaccio. - Così diciamo: Tu soffri dello stesso male che io. Nel momento che voleva partire, mi sopraggiunse una grave debolezza.
Si usa pur bene che l'uno per di cui o dei quali l'uno. Mandolla a due cristiane che l'una avea nome Crista, l'altra Callista. Vite SS.
È raro nelle scritture, ma comune nel parlare l'uso di che con particelle pronominali od avverbiali, per a cui, in cui, per cui, da cui, con cui ecc. Un Tizio che l'avoltojo gli mangia il cuore. Eranvi gli Alberighi che furon loro le case ecc. invece di di cui furon le case. Quelli che par loro aver vinto, cioè, a cui pare ecc. La casa che c'era io non arse (cioè in cui era o dov'era). La persona che ci discorro per con cui discorro ecc. ecc.
§ 15. CHE CON ARTICOLO. Che preceduto dall'articolo determinato vale la qual cosa, e si adopera soltanto riferito ad un concetto o ad una proposizione.
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Sol Fattore Sol Crista Callista Tizio Alberighi
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