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      Non son colui, non son colui che credi. Dante. - Pur se ne trovano esempi così negli scrittori come nel vivente parlare. - Io non son forse chi tu credi. Petrarca. - Negasti il suo a chi (a colui al quale) si doveva. Segneri. Non si potrebbe per altro costruire il chi in reggimento diverso da quello, in cui sta colle parole antecedenti, p es. Parlo di chi (di colui al quale) tu facesti ingiuria.
     
      § 21. IN FRASI INTERROGATIVE. Chi in frasi dichiarative, dubitative, interrogative, esclamative, prende il senso di qual persona sing. e plur. Va su e guarda fuor del muro a piè di quest'uscio chi v'è e chi egli è. Boccaccio. - Chi è la damigella? Boccaccio. - Chi siano o chi non siano, non fa niente. Manzoni. - Così usato chi può essere tanto soggetto, quanto oggetto e termine; p es. Chi hai veduto? oh chi veggo! Non so chi pregare. Guarda di chi tu hai paura!
     
      § 22. CHI IN SENSO INDETERMINATO. Chi prende altre volte senso più largo, equivalendo ad uno o alcuno che. Quivi non era chi con acqua fredda le smarrite forze rivocasse. Boccaccio. - Non credi tu trovar qui chi il battesimo ti dia? Boccaccio. - Dinanzi agli occhi mi si fu offerto Chi per lungo silenzio parea fioco. Dante.
      In forza di questo senso indeterminato chi si usa talora come indipendente, a maniera di condizionale. Invoco lei che ben sempre rispose, Chi la chiamò con fede (cioè, a qualunque persona che, se alcuno). Petrarca. - Era un chiuso di tavole .... da riporvi, chi avesse voluto, alcuna cosa. Boccaccio. - Ira è breve furore e, chi nol frena, È furor lungo.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500