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      In verso si usa pure qual nel senso di qualunque, riferito più spesso a persona. Ivi fa che il tuo vero Qual io mi sia, per la mia lingua s'oda. Petrarca. E invece di chi o chiunque. Vidi cose che ridire Nè sa ne può qual di lassù discende. Dante.
     
      § 25. RELATIVI COLL'AVV. MAI. Nelle frasi dubitative o interrogative i relativi si rafforzano coll'avverbio mai. Chi mai? Che mai? che cosa mai? qual mai? quanto mai? - Qual fallo mai, qual sì nefando eccesso Macchiommi anzi (avanti) il natale? Leopardi.
     
      CAPITOLO XIII
     
      Uso degli articoli.
      (Gramm., P. II, cap. II)
     
      § 1. NATURA DELL'ARTICOLO. La nostra lingua, pittoresca com'essa è di natura, usa far precedere i nomi sostantivi, o qualunque parola adoperata a maniera di nome sostantivo (quando venga riguardata come cosa individua), da una voce dimostrativa, sempre proclitica, detta articolo, che, come osservammo nella Grammatica (I, II, 3 e 9) risulta da due pronomi: il o lo, la, ed un, una. Differiscono fra loro in ciò, che il primo indica l'individuo in particolare (come quel tale); il secondo lo indica in generale, cioè semplicemente come appartenente a un dato genere (uno di quelli). Il primo dicesi articolo determinato, il secondo indeterminato. Mediante gli articoli possono divenire sostantivi tutte le parti del discorso (vedi addietro, cap. I, § 16).
     
      § 2. ARTICOLO DETERMINATO. L'articolo il lo la adunque si premette ai nomi sostantivi, quando sono adoperati individualmente in un senso determinato. I nomi possono essere determinati da sè stessi, o determinarsi dal contesto del discorso.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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