Chiamata un dì la Giannetta .... La Giannetta divenuta tutta rossa ecc. Boccaccio.
§ 12. Debbono però anche i nomi proprii prendere l'articolo, quando stanno in senso traslato, come il Dante per l'opera di Dante, un Raffaello per un quadro di Raffaello; l'Ugolino, il Farinata, l'Amleto, cioè i noti personaggi tipici rappresentati da Dante e dallo Shakespeare. Un co' nomi proprii ha spesso il senso di persona simile a quella indicata; p. es. un Dante, un S. Agostino, per dire un uomo del valore di Dante, di S. Agostino (vedi addietro, I, 12). Altre volte indica persona sconosciuta a noi per altro che per il nome; p. es. un Giovanni, un Pietro nel senso di uno che si chiama Giovanni ecc. ma più spesso si dice un certo Giovanni, un certo Pietro.
§ 13. COI NOMI DI FAMIGLIA. Anche i nomi di famiglia o di gente dei Romani rifiutano l'articolo determ. p. es. Cicerone, Scipione, Augusto, Cesare ecc. Gli altri tutti, quando non sono preceduti dal nome individuale, vogliono, per regola, l'articolo; l'Alighieri, il Monti, il Parini, la Colonna, Vittorio Alfieri, lo Sparecchia, il Barbarossa. Pur talvolta, per eccezione, si può omettere, p. es. Che far doveva autorità? deporse, Gridò fiero Parini. Monti.
Si eccettuano alcuni cognomi celebri, divenuti molto popolari e riguardati come nomi proprii; p. es. Lutero, Calvino, Melantone, Colombo ecc. i quali o rifiutano l'articolo, o possono ometterlo.
§ 14. COI NOMI GEOGRAFICI. Rifiutano l'articolo anche i nomi proprii di città, castelli e terre.
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