- Tre donne intorno al cuor mi son venute. Dante. - Dalla sinistra quattro facean festa. Dante. - Si eccettua il caso che siano adoperati in senso distributivo, chč allora vogliono l'articolo; p. es. l'un per cento, il due per mille. Glie ne dič cento e non sentė le diece (dieci). Dante. - Elle non sanno delle sette volte le sei quello ch'elle si dicano. Boccaccio. - Per indicar le ore i cardinali voglion generalmente l'articolo determinato: le tre, o le ore tre; ma, quando si cita la data precisa di un avvenimento, si dice benissimo a ore tre e minuti dieci (vedi addietro, cap. V, § 3). Con l'indeterminato si comprende un complesso di cose che ascende a un dato numero incirca; p. es. un quindici anni, un cento scudi (vedi addietro, cap. V, § 6).
§ 29. NELLE FRASI VOCATIVE. Gli articoli si omettono pure davanti a cosa o persona, cui si rivolga direttamente il discorso, e in generale nelle esclamazioni, dopo un'interjezione espressa o sottintesa. E a te che ne parrebbe, donna, se io cosė fatto genero ti donassi? Boccaccio. - Dunque sarō io, villan cavaliere, in questa guisa da voi schernita? Boccaccio. - Addio, monti sorgenti dalle acque; cime inuguali, note a chi č cresciuto tra voi! Manzoni. - Oh gioia! o ineffabile allegrezza! Oh vita intera d'amore e di pace! Oh senza brama sicura ricchezza! Dante. Oh stolto! oh scellerato! oh perverso! disgraziato! infelice!
Sarebbe francesismo usare in quest'ultimo caso l'articolo determ. come fanno coloro che dicono: oh lo sciagurato! il furfante! lo stolto! la graziosa!
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