Trar fiato, bocca aprire o batter occhi Non si vedea de' riguardanti alcuno. Ariosto:
o quando formano frasi avverbiali di modo, tali da potersi risolvere con un avverbio; p. es. in fretta, di galoppo, adagio (ad agio), per forza, a piacere, con soddisfazione, di buon grado, di mala voglia ecc.:
o di tempo: di settembre, di maggio ecc. a giugno, a ottobre; di lunedì, di martedì ecc.; di domenica, in domenica, in marzo, in giugno, dentro febbrajo ecc.; di festa; di giorno, di notte, di mezzodì, a sera, a notte, a mezzanotte ecc. ecc.;
o di luogo e stato: per mare, per terra; in città, in villa, in campagna; in Francia, in Inghilterra (vedi qui appresso), in camera, in letto, a letto, in barca, a cavallo, in piede, in collera, in calma, in malora ecc.
I nomi dei giorni della settimana nello stile familiare stanno senza l'articolo, anche quando hanno espresso o sottinteso passato o scorso o prossimo; p. es. lunedì passato (o lunedì) partii di città; domenica prossima (o semplicemente domenica) verrò a trovarti. Così usasi, anno per l'anno passato o scorso. Tu sai che noi vi andammo anno. Sacchetti. - Ho scritto al Sig. Dottor Corazzi che anno fece un viaggio con le galere. Redi.
§ 34. COI NOMI DI PROVINCIE. Anche i nomi in singolare di provincie e di grandi isole, purchè di genere femminile in a, si soggettano a questa regola dopo le preposiz. di ed in (in senso locale); p. es. il re di Francia, l'imperatore di Russia, l'ambasciatore d'Inghilterra, il vino di Spagna. - Sono in Francia, vado in Germania, vengo di Sardegna o di Corsica.
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