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      Dante.
     
      § 41. Finalmente è da notare che i poeti omettono più liberamente gli articoli, specialmente dinanzi si pronomi possessivi. E compiè mia giornata innanzi sera. Petrarca. - Corda non pinse mai da sè saetta. Dante. - Pietà mi vinse e fui quasi smarrito. Dante. E Vostri alti pensier cedano un poco Sì che tra lor miei versi abbiano loco. Ariosto. - Quel giorno esser rubella Dovea fortuna alla cristiana fede. Ariosto.
     
      § 42. ARTICOLO USATO SENZA NECESSITÀ. L'articolo determinato si pone anche spesso per idiotismo di lingua e senza necessità, o invece dell'indeterminato, ma con vantaggio della forza e dell'evidenza: eccone i casi più ordinarii;
      con nomi numerali: Era lontano le mille miglia da un tal sospetto. Manzoni. - Non passano i quarant'anni di vita. Leopardi. - Il Giannaca è un uomo fra i trenta e i quarant'anni di vita. Gozzi. - Chi non può avere i milioni di rendita, vuol pure avere il pane cotidiano. Giordani;
      nelle frasi seguenti: alzare il romor grande; far le scuse; far le feste; far la Pasqua, il Natale ecc.; far le maraviglie, dare o augurare il buon giorno, la buona sera, il buon viaggio (invece di un buon giorno ecc.) ecc.; dar la baja ad alcuno, chiedere l'elemosina; dire le bugie; aver le convulsioni; portare il lutto; muover le risa; mettere la discordia in una casa; sarebbe la bella cosa; in questa casa ci sono gli spiriti; e nelle accoglienze: tu sia il benvenuto; che voi siate i benvenuti; buon giorno, il mio caro Francesco; bene arrivate le mie care amiche, e sim.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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