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      Dante. - Se però i verbi, pigliando senso personale, cambiassero significato, allora rientrano sotto le regole ordinarie degli altri verbi.
      Prendono l'ausiliare essere anche certi verbi transitivi denotanti suono, quando vengono usati impersonalmente; p. es. è sonata l'ora, è picchiato all'uscio (per dire hanno picchiato ecc.); è battuto il tocco.
     
      § 10. Il concetto d'una causa assoluta, da cui derivino la pioggia e le altre vicissitudini atmosferiche, ha portato l'uso di avere, che si sente in alcuni paesi in Toscana e fuori: ha piovuto, ha tonato, ha diluviato, ha balenato ecc. modi contrarii al parlar di Firenze, ed anche alla consuetudine più comune degli scrittori. Non si direbbe però mai altrimenti che è aggiornato, è raffreddato, è riscaldato e sim.
      Le frasi impersonali composte con fare prendono per ausiliare avere: ha fatto caldo, ha fatto notte, ha fatto mestieri o d'uopo ecc.
     
      § 11. GLI AUSILIARII CO' VERBI TRANSITIVI. I verbi transitivi (vedi cap. cit., § 3) si costruiscono tutti coll'ausiliare avere; p. es. ho amato, ho odiato, ho venduto, aveva comprato, ebbi posseduto, avrebbero vinto.
      Così pure quei verbi di moto, in origine intransitivi, che componendosi con certe preposizioni sieno divenuti transitivi, p. es. ho prevenuto (da venire), ho trasandato, ho raggiunto, ho preceduto (da cedere in senso di moto); ho precorso, ho sormontato ecc.
     
      § 12. GLI AUSILIARII CO' VERBI DI DOPPIO SENSO. Quanto ai verbi di doppio significato, transitivo l'uno ed intransitivo l'altro, si può stabilire la regola generale, che usati nel primo significato si costruiscono con avere, nel secondo con essere; p. es. ho arso il foglio, sono arso di desiderio; ho annegato un cane, il cane è annegato: ho crollato il muro, il muro è crollato; ho stramazzato a terra l'avversario, sono stramazzato io stesso; ho seccato i funghi, la pianta è seccata; ho arricchito i parenti, tu sei arricchito; ho indebolito il nemico, sono indebolito io stesso ecc. ecc.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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