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      Dovere si trova spessissimo negli antichi dopo verbi che esprimono comando, preghiera, esortazione. Richiese i chierici di là entro che ad Abraam dovessero dare il battesimo. Boccaccio. La pregò che la gli dovesse perdonare la vita. Firenzuola. - Volere è frequente anc'oggi per pregare alcuno a fare una cosa; p. es. Io vi prego che vogliate ecc. Li pregai che volessero ecc. Potere è pur frequente, massime nel parlar familiare, dopo aggettivi di possibilità; p. es. è impossibile ch'io possa farlo ecc. - La somma gentilezza di lei mi cresce animo a pregarla che voglia pigliare esso ecclesiastico in protezione. Vannetti. - Ancora mi penso che molto è impossibile che l'uomo possa lungo tempo perseverare in buone operazioni. Vita di S. Girolamo. - Il Boccaccio ha detto: Primasso deliberò di volere andare a vedere la magnificenza di questo Abate.
     
      CAPITOLO XVII
     
      Uso de' modi e de' tempi.
      L'indicativo.
     
      § 1. USO DELL'INDICATIVO. L'indicativo afferma l'azione come reale e di fatto, è il modo della certezza, e mostra che chi parla è sicuro di ciò che dice. È quindi anche il modo obiettivo, quello cioè, in cui chi parla prescinde dalle sue opinioni e da ogni condizione, considerando soltanto il fatto nella propria realtà.
      Esso ha suo luogo specialmente nelle proposizioni principali (vedi Prelim., § 13), ma può anche averlo nelle dipendenti e subordinate, quando queste esprimono un giudizio positivo, una sicurezza. P. es. Questa (lettera) sarà per dirvi che io son vivo; e che quei che scrive son io e non un altro.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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