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      Boccaccio. - Ho fatte mie piccole mercatanzie ed in quelle ho desiderato guadagnare e sempre co' poveri di Dio quello che ho guadagnato ho partito per mezzo: e m'ha sì il mio creatore ajutato, che io ho sempre di bene in meglio fatti i fatti miei. Boccaccio. - In questo secolo toccato a noi non ha Iddio chiaramente dato a conoscere che le sue minaccie non sono altrimenti fallaci? .... A noi forse nella nostra Italia è toccata la minor parte di tali disavventure. Segneri:
      perchè il fatto dura ne' suoi effetti, ed è in qualche modo presente a noi. Alcuni che hanno scritto delle repubbliche, dicono essere in quelle uno de' tre stati (perchè i loro scritti rimangono e fanno autorità). Machiavelli. - Hanno variato il nome non solamente le provincie, ma i laghi, i fiumi, i mari e gli uomini (dura tuttora il nome che hanno variato). Machiavelli. - Con queste arti io ho tra tanti dispareri non solamente mantenuta, ma accresciuta la riputazione mia in questa città. (È Giovanni de' Medici, che ritiene tuttora l'autorità acquistatasi). Machiavelli.
     
      § 5. Talora si adopera insieme col presente storico, invece di un altro presente. Ed or gli ha messo (gli mette) il cauto Saracino La punta della spada ne la gola. Ariosto. - Chi qua, chi là si spargono, ed han tosto Preso (prendono) ogni passo, onde si possa uscire. Ariosto.
      Intorno all'uso del presente dopo mentre, vedi Parte II, dove si tratta delle proposizioni temporali.
     
      § 6. L'IMPERFETTO è il presente del passato; denota cioè un'azione o uno stato che si riguarda come presente rispetto ad un tempo passato, ed è il tempo più appropriato alle descrizioni di cose o fatti che furono nel passato.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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