Dante. - Qui potea dirsi, quasi collo stesso senso, nel portamento.
§ 4. Spesso, massimamente nel verso, si uniscono in una stessa locuzione sostantivi con infiniti sostantivati. Un gran desio di bere (di bevanda) e di riposo. Ariosto. - Nelle conversazioni, ne' servidori, nel cavalcare fu sempre simile a qualunque modesto cittadino. Machiavelli.
§ 5. SUE PROPRIETÀ. L'infinito sostantivato riveste le proprietà del sostantivo medesimo; può quindi tenere nella proposizione tutte le parti che spettano al sostantivo, e può costruirsi cogli articoli, cogli aggettivi, coi pronomi. Un bel morir tutta la vita onora. Petrarca. - Il cuore di dentro faceva un gran battere. Manzoni. - Non è raro il trovar degli uomini che si lamentino ecc. Manzoni. - Io sono dell'andar certo, e del tornare, per mille casi che possono sopravvenire, niuna certezza ho. Boccaccio. - Buona femmina, tu se' assai sollecita a questo tuo dimandare. Boccaccio. - Vola dinanzi al lento correr mio. Petrarca. - Chi ha fatto l'uso allo studiare, al navigare, al sonare, al cavalcare, al dipingere, allo schermire, trova in ciò col tempo maggior la facilità. Segneri.
§ 6. SUOI COMPLEMENTI. Quanto ai complementi dell'infinito sostantivato, essi restano uguali a quelli che avrebbe il verbo, usato in qualunque altro modo. Il rimirare il cielo più non mi aggradiva. Boccaccio. - Certo la mia donna fu prudente nel reggere la famiglia (nel reggimento della famiglia). Pandolfini. - Il lasciar quelle mura, nelle quali era stata otto anni rinchiusa, lo scorrere in carrozza per l'aperta campagna, il riveder la città, la casa, furono sensazioni piene d'una gioja tumultuosa.
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