Adirata .... del non voler egli (lui) andare a Parigi (non si direbbe di lui, ma potrebbe dirsi del suo non volere). Boccaccio. - Il popolo riordinò il governo .... mosso dall'essere stati quei signori favorevoli ai nobili (non di quei signori). Machiavelli. - Questo suo non esser uso a stravizii. Manzoni. - Così direbbesi L'essere il libro dilettevole, e non l'esser dilettevole del libro; il divenir Nerone scellerato, non il divenire scellerato di Nerone.
§ 9. L'INFINITO USATO IN SENSO VERBALE può essere una proposizione ellittica (taciutone il soggetto o perchè indeterminato, o perchè chiaro di per sè), e può essere una proposizione intera col suo soggetto.
§ 10. COME PROPOSIZIONE ELLITTICA l'infinito fa le veci d'una proposizione soggettiva, in cui il soggetto sia indeterminato, ovvero sia contenuto nella proposizione, da cui dipende. Umana cosa è avere compassione (il soggetto di aver compassione è indeterminato) degli afflitti. Boccaccio. - Può, anche in questo caso, sostantivarsi prendendo gli articoli. Com'egli è difficile il farti comprender la verità! G. Gozzi.
§ 11. Coi verbi impersonali parere, avvenire, venir fatto, toccare, importare, piacere o dispiacere, dilettare (mi diletta) ed altri di simile significato, la proposizione ellittica contenuta nell'infinito si costruisce ordinariamente colla prep. di; p. es. mi pare di esserci stato; mi avvenne d'incontrare un amico; mi tocca di fare (qui il soggetto sottinteso dell'infinito è la persona stessa, a cui pare ecc.). - (Quest'ultima novella .... la quale a me tocca di dover dire.
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