Pagina (200/500)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      in senso di futuro col verbo avere: Come ho a fare, che partito ho a pigliare, dove mi ho a volgere? (Come farò ecc.). Machiavelli. - Crediamo noi che in effetto quelli che verranno abbiano ad essere (possano essere) migliori dei presenti? Leopardi. - Col verbo essere si usa nelle frasi impersonali. Non è a dire, Non è a credere, ovvero Non è a dirsi ecc. nel senso di Non si può dire, Non importa dire e simili.
      Anche dovere coll'infinito senza preposiz. (vedi qui sopra § 12) può prendere senso di semplice futuro. Meravigliosa cosa è a udire quel ch'io debbo dire (dirò). Boccaccio. L'infinito stesso forma il futuro con questa locuzione: Voi credete di dover essere (che sarete) giudicati da Dio, mentre far però non volete nè pure la metà delle diligenze, le quali fate, quando credete di dover essere giudicati da un uomo? Segneri:
      come complemento predicativo con verbi di stato e di moto. Altre (anime) stanno a giacere (giacenti), altre stanno erte. Dante. - L'Innominato stette a sentire con attenzione. Manzoni. - L'oste era a sedere (seduto) sur un piccola panca. Manzoni. - Voi andrete a posarvi su agiate piume, egli si rimarrà a spasimar su duro patibolo. Voi andrete ad inghirlandarvi di molli fiori; egli rimarrassi a languire fra acute spine. Segneri:
      come complemento determinante di verbi che indicano cominciamento o continuazione. Chi confessa un errore ha già cominciato a correggersi. Giusti. - Seguiterò volentieri a comunicarle i miei pensieri. Giordani:
      o de' verbi, insegnare, imparare, ajutare e sim.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





Dio Innominato