in senso attivo o intransitivo: p. es. ago da cucire (cioè, con cui alcuno può cucire), carta da scrivere, datemi da bere, guadagnar da vivere, preparar da mangiare, tempo da chiacchierare, voce da commuovere, ecc. A ogni contadino che si presentasse .... fece dare una falce da mietere. Manzoni. - Si porti da bere al padre. Manzoni. - Tempo è da travagliar, mentre il Sol dura. Tasso. - Domandollo se forte si credeva essere da cavalcare. Boccaccio. - Talora il soggetto viene espresso, e così la proposizione è intera. Coteste son cose da farle gli scherani e i rei uomini. Boccaccio. - Napoli non era terra da andarvi per entro di notte e massimamente un forestiere. Boccaccioin senso passivo: Non mancò di fare parecchi giuochi da paragonare (esser paragonati) ai tuoi. Leopardi. - Un discorso da dare (esser dato) alle stampe. Manzoni. - Non è impresa da pigliare a gabbo. Dante. - La gratitudine è sommamente da commendare e il contrario da biasimare. Boccaccio. - Ora aveva cenci da rattoppare .... ora feriti da medicare. Manzoni. - (Non) credetti che principalmente miraste a me, non avendo in me nè viltà da disprezzare, nè ambizione da temere, nè fortuna da invidiare. Giordani:
colla forma riflessivo-passiva. Non sono discorsi da farsi, neppur per burla. Manzoni. - L'intemperanza è da fuggirsi. Verri. - Si venne a parlare della vita da tenersi. Grossi.
§ 16. Spesso ha il senso di una proposizione consecutiva dopo pronomi od avverbii dimostrativi espressi o sottintesi. La natura crea .... tali ingegni, da non potere essere se non generosi.
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Sol
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