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      - Trovato Ruggieri dormendo (dormente, che dormiva). Boccaccio. - Ma è maniera affatto fuori d'uso nella prosa, e che porterebbe equivoco. Potrebbe usarsi qualche volta in poesia come felicemente l'usò il Tasso: Fra i suoi duci sedendo il ritrovaro; per sedente.
     
      CAPITOLO XXIII
     
      Le tre forme dei verbi transitivi.
      (Gramm., Parte II, cap. XXV e XXVI)
     
      § 1. FORME DEL VERBO TRANSITIVO. Il verbo transitivo può avere, come dicemmo nella Grammatica, tre forme; nell'una il soggetto fa l'azione significata dal verbo, p. es. Io batto (qualche cosa o persona) e perciò essa dicesi forma attiva (dal latino agere, operare): nella seconda il soggetto fa l'azione sopra sè medesimo, p. es. mi batto (batto me stesso), e questa dicesi forma riflessiva, poichè l'azione si riflette nel soggetto stesso, e ritorna donde partì: nella terza forma, il soggetto patisce o sperimenta in sè l'azione fatta da qualche cosa o persona fuori di esso, p. es. io sono battuto; e tal forma dicesi, per conseguenza, passiva. Solo il verbo attivo può avere un vero oggetto, cioè una cosa o persona che riceva in sè l'azione prodotta dal soggetto; la qual cosa o persona diviene soggetto, quando il verbo assume forma passiva; p. es. io batto il cane, il cane è battuto da me. Vedi la Parte II nel capitolo dove si tratta del soggetto.
     
      § 2. TRANSITIVO INTENSIVO. La forma attiva dei verbi transitivi si rafforza non di rado colle particelle pronominali corrispondenti a ciascuna persona (mi ti si, ci vi si), per significare che l'azione è come concentrata nel soggetto, il quale la opera più intensamente.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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