Troverà a sdegnar gli altri altro consiglio, A sdegnar questi due, questo è perfetto (cioè fare sdegnare). Ariosto. - Gastigare l'adirato e crucciarsi contro di lui, non è altro che adirarlo più (farlo adirare). S. Concordio. - Parlando usiamo talvolta in questo senso il verbo maravigliare, p. es. questa notizia mi maraviglia assai.
§ 10. INFINITI RIFLESSIVI SENZA LA PARTICELLA. Perdono altresì la particella pronominale i verbi riflessivi, quando, usati nel modo infinito e avendo per soggetto un nome od un pronome, dipendono dai verbi fare e lasciare o da verbi di percezione (vedere, udire, sentire): allora per regola il nome o pronome deve posporsi all'infinito, ma se il pronome fosse di forma congiuntiva (lo, la, li, le), viene attratto dal verbo reggente. P. es. faccio adirare gli amici, faccio vergognare i cattivi, faccio pentire qualcuno, non lo lascio muover di qui, non lo lascerò accorgere di questa cosa, fece levare i figliuoli ecc. Il non poterla fare accorgere, non che pietosa, del mio amore ecc. Boccaccio. - Veggo rinnovellar l'aceto e il fele (rinnovellarsi). Dante. - Allor vid'io meravigliar Virgilio (meravigliarsi ecc.) Dante. - (Cfr. addietro cap. XX, § 19). Ma coi riflessivi propriamente detti, derivati cioè da un verbo transitivo, bisogna por mente che l'infinito non possa sembrare usato in senso passivo, come se si dicesse lo vidi battere per significare lo vidi battersi (dove il si sarebbe necessario). Per fare al re Marsilio e al re Agramante Battersi ancor del folle ardir la guancia.
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S. Concordio Virgilio Dante Cfr Marsilio Agramante Battersi
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