Caro. - Proviamo amendui (ambedue) a corpo a corpo la nostra fortuna. Segni. - Renzo avrebbe voluto fissare a parte a parte (particolarmente) quello che si doveva fare il giorno dopo. Manzoni. - A mano a mano io sarò la pietra dello scandalo. Firenzuola. - Così presto gli piaccia Ch'io lo possa godere a faccia a faccia. T. Tasso. - Il perduto valore d'Italia cominciò largamente a farsi conoscere e a dimostrarsi di mano in mano. Giambullari. - Di mano in mano che ella (l'acqua) s'andrà riscaldando ecc. quelle palline saranno le prime a muoversi. Cimento.
CAPITOLO XXVI
Uso delle preposizioni.
(Gramm, P. II, cap. XXIX).
§ 1. Fra le preposizioni, quelle che chiamammo primitive o propriamente dette si riducono ad alcuni pochi monosillabi, che esprimono direttamente le relazioni, in cui possono stare fra loro le parti del discorso in una medesima proposizione. Debbono collocarsi sempre immediatamente avanti a quella parte del discorso che reggono, e colla quale si uniscono nella pronunzia, quasi formassero con essa un'unica parola. (Vedi per le eccezioni la Parte III.) Esse sono le seguenti: a, di, da, in, con, per. Spetta al vocabolario dichiararne minutamente i varii significati; noi ci contentiamo di notarne qui alcuni per far conoscere al lettore quelle proprietà di tali particelle, che si vedranno messe in opera praticamente nella Parte II.
§ 2. A (AD) significa la relazione di moto verso uno scopo; quindi anche di vicinanza, di somiglianza, conformità, maniera ecc. Andare a casa, tirare al segno, esser volto a tramontana; stare alla porta; dormire a ciel sereno; venire a mezzodì, alle nove; ritornare a Pasqua; da oggi a otto ecc.; incitare alla collera, tagliare a pezzi, cappello alla moda ecc. ecc.
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Tasso Italia Gramm Vedi Pasqua
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