Anch'esse si antepongono al sostantivo o agli infiniti de' verbi, come le preposizioni proprie, e servono a meglio determinare il senso. Es.: sono in casa, sono dentro la casa; esco di città, esco fuor di città; abito a San Giovanni, abito intorno a o presso a San Giovanni; vivo cogli amici, vivo insieme cogli amici. Orazio sol contro Toscana tutta. Senza pane non v'è gioja. Cammino rasente il muro.
§ 12. LORO REGGIMENTO. Delle preposizioni improprie parte reggono senz'altro il loro termine, parte vi inframmettono una delle preposizioni proprie, parte ora l'inframmettono, ora no. Quelle che reggono semplicemente il loro termine, sono le seguenti: eccetto, fuorchè, durante, tranne, secondo, lungo o lunghesso, mediante, salvo, stante; ed altresì, per lo più, rasente, presso, circa, oltre, contro, dentro, benchè queste possano costruirsi anche con a. Il piede si può dire che vegga mediante l'occhio e che gli occhi vedano mediante il piede. S. Gregorio. - Tutti risposero (Carlo di Valois) fosse lasciato venire .... salvo i fornai. D. Compagni. - Incominciò a congelarsi rasente il vetro. Magalotti. - Tutt'e due camminavano rasente al muro. Manzoni.
Quelle che inframmettono regolarmente la preposizione propria, sono le seguenti: con a: accanto, accosto, addosso, attorno o intorno, avanti o davanti, rimpetto, inquanto, in mezzo, fino, insino (per esprimere un avvicinamento), rispetto, vicino, allato. - Con di: a guisa, a modo, a somiglianza e sim., per cagione, per mezzo e sim., invece, in luogo, in cambio e sim., prima, fuori, malgrado.
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San Giovanni San Giovanni Toscana S. Gregorio Carlo Valois Compagni
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