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      e con pronomi personali: o voi, o te, o colui ecc. O voi che siete in piccioletta barca ecc. Dante. - O tu che se' di là dal fiume sacro. Dante. - Per chiamare con più insistenza usasi olà, ehi.
     
      § 5. La seconda singolare dell'imperativo assume spesso il valore d'interjezione, e ciò in alcuni verbi di percezione, per lo più abbreviati; guarda o gua', vedi o ve', togli e to', senti, odi, mira; p. es. Guarda chi vedo! Gua' chi mi predica la pazienza! Gua', gua' un cavallo scappato! Rigutini. - Senti! o questa è bella! Rigutini.
      Quanto all'uso degli avverbii sì e no, vedi la Parte II nel capitolo delle Proposizioni affermative e negative.
     
      PARTE SECONDA
     
      USO DELLA PROPOSIZIONE
     
     
     
      Preliminari
     
      Già nei preliminari alla prima parte della Sintassi spiegammo che cos'è la proposizione, ne enumerammo gli elementi, e ne distinguemmo, in generale, le diverse specie, ed i modi con cui l'una all'altra si collega. Senza ripetere le definizioni date colà, vogliamo in questa parte seconda esporre primieramente l'uso delle parti o degli elementi della proposizione in generale, e venir dipoi a insegnare l'uso delle diverse proposizioni in particolare, considerate sì in sè stesse come nel loro accoppiamento. Saremo, per altro, brevi ed avremo frequenti occasioni di rimandare il lettore ai capitoli e paragrafi della parte prima, la quale può riguardarsi, sotto certi rispetti, come un'analisi di quella rapida sintesi che qui abbozziamo. Nè comprenderemo neppur in questa parte tutti i casi possibili ad avverarsi nel discorso, ma soltanto quelle norme principali che valgano a formare esatti criterii sull'uso generale e particolare della proposizione.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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