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      Machiavelli.
     
      § 18. CONCORDANZA DEL PREDICATO COLL'OGGETTO. Il participio passato (nei tempi composti) deve regolarmente restare invariabile e non accordarsi in numero e genere coll'oggetto plurale o femminile, quando questo gli sia posposto: deve invece accordarsi in numero e genere coll'oggetto medesimo, quando questo gli sia anteposto. Tale è la regola, se non più seguìta, certo la più razionale e più conforme all'esempio d'altre lingue affini.
      Coll'ausiliare essere (costruzione riflessiva): Si sono tirati addosso la briga di questa o difesa o scusa. V. Borghini. - Arnolfo s'era acquistato tanta fede che ecc. Vasari. - In una generale e larga istoria che si erano proposta ecc. V. Borghini. - La nostra bella Fiorenza che se lo era come caro figliuolo adottato. A. M. Salvini. - Non era punto inverisimile che la faccenda avesse a ire troppo diversa da quello che io me la ero figurata. Magalotti.
      Coll'ausiliare avere: Io ho ricevuto la lettera di V. E. Casa. - Il re Giovanni di Francia avea renduto pace al Re di Navarra. G. Villani. - La terra insino a oggi ha tenuto la prima sede del mondo. Leopardi. - Era una delle molte cose che aveva studiate. Manzoni. - Dirò dell'altre cose ch'io v'ho scorte. Dante. - Di tante cose quante io ho vedute ecc. Dante. - Io non ho queste cose sapute da' vicini: ella medesima me l'ha dette. Boccaccio. - Tali sono là i Prelati, quali tu li hai qui potuti vedere. Boccaccio. - In costruzione riflessiva: Non si avendo con que' pesci cavato a suo senno la fame ecc.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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