Monaldi. - Fece apparecchiare (sottint. una mensa, dei cibi) a un suo luogo. Nov. antiche. - Oh maledetto chi m'insegnò amare! (sottint. donna) Buonarroti il G. - Chi di qua, chi di là gli andava a dare (sottint. colpi, percosse). Berni. - Qualcheduno .... agguanta le ciotole (dei denari), piglia a manate, intasca, ed esce carico di quattrini. Manzoni. - Conoscendo la gente ch'egli era quello che star soleva ad accattare (sott. denari) alla porta. Cavalca. - Dissi che andasse a vedere chi era quel pazzo che a quell'ora sì bestialmente picchiava (poco prima: sentii batter la porta della casa mia). Cellini. - Facevo attaccare (sottint. i cavalli) a precipizio per venire all'Ambrogiana. Magalotti. - Non abbiate paura: aprite (sottint. l'uscio). Cellini. - Calandrino si diede in sul bere (sottint. vino). Boccaccio. - Tutti erano ricchi de' loro mestieri guadagnando (sottint. denari) ingordamente. M. Villani. (Vedi P. I, cap. XIV, § 6).
CAPITOLO II
Parti secondarie della proposizione.
Complementi attributivi.
§ 1. COMPLEMENTI ATTRIBUTIVI. I sostantivi possono ampliarsi e determinarsi coi complementi attributivi, ciascun de' quali equivale ad una proposizione attributiva abbreviata od implicita. E infatti quando io dico L'anima umana è immortale, vengo a dire L'anima che è umana ecc. ossia affermo che quell'anima di cui parlo, è l'umana, l'anima dell'uomo. (Vedi più oltre il capit. sulle proposizioni attributive o relative). I complementi attributivi possono essere 1. sostantivi, tanto usati in apposizione, cioè per compiere o spiegare un'idea, quanto come semplici attributi, come facenti parte d'una stessa idea col nome che li regge; 2. aggettivi; 3. frasi composte di un sostantivo preceduto da preposizione.
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Buonarroti Ambrogiana Villani Vedi P Vedi
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