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      Manzoni.
      Talora si congiungono due o più aggettivi o participii passati di genere diverso facendoli concordare rispettivamente coi loro sostantivi posti prima di essi. Signor, gran cose in picciol tempo hai fatte .... Eserciti, città, vinti, disfatte. Tasso. Ma è un uso più proprio del verso che della prosa.
     
      § 6. L'aggettivo ora premesso e più sovente posposto al sostantivo (vedi la Parte III) determina il nome in mille svariate maniere specificandone la qualità, la foggia, l'origine, l'appartenenza, il numero, le relazioni ecc. ecc. (vedi Gramm., Parte III, cap. V). È raro per altro nei prosatori, e più ancora nel parlar familiare, l'uso degli aggettivi indicanti materia (Gramm., cap. cit., § 1). Il sol dell'aurea luce eterno fonte. Tasso. - Gli argentei vasi dierono (dettero) le copiose vivande. Boccaccio. - Altri in l'orrore Chiuse di ferrea gabbia. Redi. - in luogo de' quali e de' simili si adoperano i complementi attributivi con di: d'oro, di argento, di ferro ecc. (Vedi più oltre).
      Alcuni sostantivi usati come semplice attributo, prendono il senso di aggettivi. Tali sono maestro; p. es. la strada maestra, la trave maestra, la chiave maestra, le penne maestre, con mano maestra; madre, figlia, sorella, p. es. la lingua madre, le lingue sorelle ecc. vergine, p. es. la cera vergine ecc. ed altri.
     
      § 7. FRASI CON PREPOSIZIONI. Invece degli aggettivi o per certe determinazioni, a cui gli aggettivi non basterebbero, si usano altri complementi attributivi che consistono in frasi, composte di un sostantivo (o parola sostantivata) e di una preposizione.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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