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      § 9. QUALITÀ. La qualità o proprietà appartenente ad una cosa o persona si costruisce con di; p. es. uomo di giudizio, di senno, di merito, d'ingegno, di testa, di valore, cosa di momento, di rilievo, di colore. Vi corrispondono gli aggettivi: uomo giudizioso, assennato, degno ecc. Spesso il complemento è determinato da un aggettivo; p. es. uomo di gran giudizio, di alto ingegno, di vasta coltura, di grande ardire, di molto cuore, di bella presenza, di buon animo. La proprietà può esser anche di tempo; p. es. giovine di venti anni, la guerra dei sett'anni, una malattia d'un anno, un travaglio di lunga durata.
      Talora la qualità si esprime come un rapporto di convenienza, per mezzo della prep. da; p. es. magnificenza da principe; azione da cavaliere; colpo da maestro, capriccio da fanciullo; uomo da molto, da poco, dabbene (da bene). Già l'aveva sentito dire ch'era un uom da poco. Manzoni. Nello stesso modo si determina il prezzo di una cosa: un panino da due soldi, un cappello da venti lire.
     
      § 10. SPECIFICAZIONE. Il sostantivo particolare che determina il significato d'un altro sostantivo generico, si costruisce con di; p. es. consiglio di stato, compagno di scuola, uomo di guerra, mozzo di stalla, testimone di vista, garzone di bottega, uomo di lettere, pane di munizione, libro di poesie, lettere di credenza, polizza del lotto, prontezza d'ingegno; e coll'infinito: l'abilità di fare qualche cosa, l'arte di tessere, l'efficacia di commuovere ecc. Spesso il complemento è un nome geografico; p. es. il re d'Italia, l'imperatore di Germania, il vino di Spagna, i confetti di Pistoja, il formaggio di Parma.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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