Anche qui si possono molte volte sostituire gli aggettivi; p. es. testimone oculare, uomo letterato, lettere credenziali, ingegno pronto, l'imperatore Germanico, il formaggio parmigiano. La specificazione può farsi anche con avverbii di luogo e di tempo; p. es. gli uomini di costà, la festa d'oggi, la commedia di jeri ecc.
Quando la specificazione consiste nella parola colore seguita da un'altra specificazione, si omette o una o tutte e due le volte la prep. di; p. es. una gonnella color di piombo o piombo, un velo color di rosa o rosa, raggi color d'oro, un abito color viola.
§ 11. Quando la specificazione denota più particolarmente lo scopo, a cui una cosa deve servire, allora si usa la prep. da; p. es. vaso da olio, vaso da fiori, molino da grano, veste da camera, fazzoletto da collo, da naso, veste da donna, carta da lettere, arme da fuoco, orologio da tasca, carrozza da viaggio, cane da presa, pazzo da catena, donna da marito. Con un infinito: roba da mangiare, panni da lavare, uomo da ammirarsi, da lodarsi ecc. (Vedi la Parte II, cap. XX, § 15). Anche qui si sostituisce talora l'aggettivo; p. es. veste femminile, orologio tascabile, uomo ammirabile.
Si noti il complemento generico da ciò per atto a ciò o sim. Egli è il miglior uomo da ciò. Boccaccio.
Quando la specificazione denota più particolarmente la forma o struttura d'una cosa, si usa la prep. a; p. es. nave a vela, a vapore, sedia a bracciuoli, cappello a tre punte, serpente a sonaglio, scala a piuoli, mulino a vento.
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