Strocchi.
È pur da risguardarsi come francesismo significare il complemento di circostanza per mezzo di una locuzione assoluta articolata, senza il con; p. es. Io era ritto sul finestrone, le braccia tra le sbarre, le mani incrocicchiate (colle braccia ecc. colle mani ecc.). Pellico.
§ 13. MATERIA. Il sostantivo indicante la materia, di cui è formata una cosa, si pone colla prep. di; p. es. statua di marmo, moneta d'oro, cappello di paglia, fiocco di neve, filo d'oro, filo di ferro, esser di pietra, diventare di sasso ecc. I capei (capelli) d'oro fin farsi d'argento. Petrarca.
Si adopera in solo quando vuolsi indicare la materia nella quale si è eseguito un lavoro: intagli in legno, lavori in capelli.
§ 14. SOGGETTO E OGGETTO. Coi sostantivi che hanno senso di azione, il complemento che corrisponde al soggetto o all'oggetto di essa si costruisce colla prep. di; p. es. l'amore di Dio (Dio ama); il suono della campana (la campana suona); un giuoco di mano (la mano giuoca); Peggio è l'invidia dell'amico, che l'insidia del nemico. Giusti. - Amore della patria (amar la patria), timore di Dio (temere Dio), desiderio della pace (desiderare la pace), medicina delle passioni (medicare le passioni), pescatore d'anguille. Negli uomini si rinnovellò quel fastidio delle cose loro, e rinfrescossi quell'amaro desiderio di felicità (avere a fastidio le cose, desiderare la felicità). Leopardi. - Disse il cantor de' buccolici carmi. Dante.
§ 15. Il complemento dell'oggetto si usa pure con aggettivi e sostantivi di senso verbale; p. es. bramoso, desideroso del danaro, invidioso della felicità, liberale del suo, parco di quel d'altri, pratico d'un'arte, studioso delle scienze, amatore della virtù, filatore di seta.
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