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      § 18. I pronomi e gli avverbii di quantità (compresi anche tanto e quanto) non prendono per regola il complemento partitivo, come nella lingua francese, ma si accordano a guisa di aggettivi coi loro sostantivi; p. es. tanto pane, quanto vino; poca salute, pochi uomini, troppi debiti ecc., assai vino, abbastanza pane, più denari, meno sapienza ecc. - Un poco riceve però sempre il complemento partitivo; un poco di pane (non un poco pane), un po' di fuoco ecc.
     
      § 19. Possono, ciò nondimeno, costruirsi anch'essi col partitivo, quando si voglia porre in ispecial rilievo e distinzione la quantità da loro significata. Non vi potrei dire quanto rimanessi maravigliato che in un povero villano si ritrovasse seppellito tanto di buon gusto e di senno (qui tanto spicca più, che se dicesse tanto buon gusto). G. Gozzi. - Non si potrebbe pensare quanto di autorità e forza in poco tempo Firenze si acquistasse. Machiavelli. - I Romani in questi tempi aveano ripreso alquanto d'autorità. Machiavelli. - Per alquanto di tempo ecc. Leopardi.
      Dinanzi ai pronomi sostantivi è sempre necessario il complemento partitivo; p. es. quanti di noi, di voi, di loro; alcuni, parecchi ecc.; di essi, di quelli ecc. (non quanti noi, nè alcuni essi).
      Per idiotismo popolare, non raro negli scrittori antichi, il pronome quantitativo, conservando natura di aggettivo si accorda talora nel genere e nel numero col sostantivo del complemento. Con lui fece in poca d'ora una gran dimestichezza (in poco d'ora). Boccaccio. - Se non fosse questa poca di speranza, io credo certo ch'i' mi strangolerei.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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