star bene o male a q. cosa (A Firenze il luglio e l'agosto si sta male a pesce. Redi); ben fornito a denari, misero a vestiti, scarso a libri ecc. bello a vedersi (P. I, cap. XX, § 14 verso la fine).
Con alcuni aggettivi il complemento di limitazione può anche farsi mediante un sostantivo senza preposizione, a maniera d'oggetto. Sul principio (Renzo) incontrava qualche viandante; ma pieno la fantasia di quelle brutte apprensioni, non ebbe cuore ecc. Manzoni. - Pien di filosofia la lingua e il petto. Petrarca. - Umida gli occhi e l'una e l'altra gota. Petrarca. - Dèe boscarecce Nude le braccia, e l'abito succinte. Tasso. - Ventisei capanne vestite il tetto d'una certa erba. G. Gozzi. Questa costruzione dicesi alla greca, ed è più propria del verso, che della prosa.
§ 33. Al complemento di limitazione appartengono anche quei sostantivi che determinano l'estensione nello spazio, nel tempo o nel numero, e si costruiscono senza preposizione, a maniera di oggetti apparenti (vedi P. II, cap. I, § 15); p. es. alto tre palmi, lungo dieci braccia, vivere cinquant'anni. Tutte le torri di Firenze .... alte 120 braccia l'una. G. Villani. - Stende la lingua che è lunga quasi tre palmi. Serdonati. - Il sonno di Epimenide durò un mezzo secolo e più. Leopardi. - Ventitrè o ventiquattro giorni stettero i nostri fuggitivi al castello. Manzoni. - Perpetua entrava in un orticello pochi passi distante dalla casa. Manzoni. - Della Toscana erano la maggior parte signori i Fiorentini. Machiavelli. - Un gruppetto di case abitate la più parte da pescatori.
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