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      Giusti.
      Talora quello farebbe da soggetto: Fera stella fu .... (quella) sotto ch'io nacqui, E fera cuna, dove nato giacqui, E fera terra ov'i piè mossi poi; E fera donna che con gli occhi suoi .... Fe' la piaga ecc. Petrarca. Ma questo è un uso proprio soltanto della poesia.
     
      § 4. FORMA ATTRIBUTIVA DELLE PROPOSIZIONI. Spesso la proposizione attributiva ha senso di apposizione (vedi qui dietro, cap. IV, § 3) e tien luogo di una subordinata d'altro genere, o serve soltanto ad unire, in forma subordinata, una proposizione principale ad un'altra. Esempii del primo caso. Io che annullo o stravolgo per lo continuo tutte le altre usanze (cioè: io, benchè annulli ecc., ovvero mentre annullo ecc. proposizione concessiva o temporale), non ho mai lasciato smettere in nessun luogo la pratica di morire. Leopardi. - Esempii del secondo caso. Fu presentato al comune di Fiorenza (Firenze) un nobile e feroce leone, il quale fu rinchiuso (cioè: e fu rinchiuso) in sulla piazza di S. Giovanni. Malespini. Lo manifestò al padre, il quale turbato gli disse che subito si partisse (e questi ecc.). M. Villani.
      Anche il pronome relativo neutro (il che, la qual cosa) equivale a un dimostrativo o ad una congiunzione che unisca due proposizioni principali (vedi P. I, cap. XII, § 15). Per il che, per la qual cosa valgono quanto laonde, perciò ecc. Vedi più oltre il capitolo sul coordinamento delle proposizioni.
     
      § 5. PROPOSIZIONI SOGGETTIVE. Le proposizioni soggettive si uniscono alla principale per mezzo della congiunzione che, e fanno da soggetto a verbi e frasi impersonali (eccetto quelli indicanti vicissitudini atmosferiche.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





Fera Fiorenza Firenze S. Giovanni Villani