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      Vedi P. I, cap. XXIV). Pare ai non dotti che i loro avversari vogliano sottilizzare in ogni cosa. G. Gozzi. - Accade talvolta anche nel male .... che i fautori più ardenti divengano un impedimento. Manzoni. - Che i due descritti di sopra stessero ivi ad aspettar qualcheduno era cosa troppo evidente. Manzoni. - Non è ver che sia la morte Il peggior di tutti i mali. Metastasio.
      Con la congiunzione che sottintesa (figura di ellissi): Perchè la natura non può a questo disordine supplire, è necessario (che) supplisca l'industria. Machiavelli.
     
      § 6. INFINITO SOGGETTIVO. L'infinito può sostituire in due casi la proposizione soggettiva; quando il verbo non sia riferito a verun soggetto determinato, ovvero quando il soggetto di esso sia unito, come complemento d'interesse, al verbo impersonale della proposizione principale. Ciò con verbi o frasi impersonali che significano bisognare, importare, riuscire, bastare, esser possibile, avvenire, parere, piacere o dispiacere, esser utile, facile, giusto (ad alcuno) ecc., ai quali verbi l'infinito si unisce senza preposizione alcuna o colla preposizione di (vedi la nota). A conoscere perfettamente i pregi d'un'opera non basta essere assuefatto a scrivere, ma bisogna saperlo fare quasi così perfettamente come l'autore medesimo ecc. Leopardi. - Mi parea d'intendere alcune voci; mi sembrò poi di vedere Teresa con sua sorella. (Non si potrebbe dire mi pareva che intendessi; mi sembrò che vedessi). Foscolo. - Gli era occorso di difendere la riputazione di quel signore.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





Gozzi Teresa