... Non è questa la patria in ch'io mi fido? Petrarca. Oppure si fa or seguire, or precedere alla dimanda, la frase non è vero? vero? neh? p. es. Egli c'è stato, non è vero? Tu mi ami, vero? Ci vuoi andare, neh? Non è vero che ci sei stato? - Il vostro marito è caduto in una pozzanghera, non è vero? Segneri.
§ 15. RAFFORZAMENTI DELLA INTERROGAZIONE DIRETTA. La prop. interrogativa diretta si rafforza in varii modi, cioè:
con alcune particelle che servono d'introduzione. Tale la cong. e. E che vuol dire che tu stai così maninconoso (malinconico)? Firenzuola. - E quando fostù (fosti tu) questa notte in questa casa? Boccaccio. Così pure la particella che; p. es. Che c'è il padrone in casa? Che ci sei andato? E più spesso con forse. Hai forse paura? Vi è forse chi dice di no? La part. eh posposta all'interrogazione serve a richiamare l'attenzione. Il cantar del gallo non ha servito stamane a destarti eh, Giusto? Gelli. - A questo modo eh? Firenzuola:
In principio dell'interrogazione gli antichi poneano, per efficacia, or. Or non mi conosci tu? or non vedi ch'io sono Abraam tuo zio, che ti notricai? .... Or non mi parli, figliuola mia Maria? Cavalca.
coll'apporre al verbo il pronome personale puro o il dimostrativo, anche quando il senso non ne ha bisogno. (Il pron. pers. puro di terza persona si pone nella forma soggettiva; ella, egli, eglino, elleno: vedi P. I, cap. VI, § 7, nota e § 14). - Noi che faremo? Che non ce n'andiam noi? Boccaccio. - Di che cosa ti parlo io? Cecchi. - Dov'andavate voi ora in cotesto abito?
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Giusto Abraam Maria
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