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      - Io sto male - Perchè? (cioè, perchè stai male?).
      Circa le proposizioni interrogative implicite costruite coll'infinito, vedi P. I, cap. XX, § 24, capoverso sesto.
      Invece di che cosa si usa spesso quello che e talora anche cosa semplicemente. Vedi P. I, cap. XII, § 17.
     
      § 20. PROPOSIZIONI AMMIRATIVE. Alle proposizioni interrogative si riferiscono anche le ammirative comincianti pei pronomi o avverbii, che, quale, quanto, come ecc. (Vedi P. I, cap. XII, § 6, 10, 16, ecc.). Talora nelle prop. ammirative si mette la negativa non, assomigliandole così alle interrogative. Un S. Gregorio che gemiti non mettea sul trono a lui sì spinoso del Vaticano! Un San Bernardo che ruggiti non dava dagli orrori a lui sì diletti di Chiaravalle! Segneri.
      Circa la collocazione delle parole nelle diverse forme del discorso, vedi la Parte III.
     
      CAPITOLO VIII
     
      I modi e i tempi nelle proposizioni subordinate.
     
      § 1. I MODI NELLE PROPOSIZIONI SUBORDINATE. La dipendenza di una proposizione subordinata dalla principale o da quella che rispetto ad essa tien luogo di principale (vedi cap. IV, § 1 e seg.), si può indicare in due maniere; alcune volte soltanto per mezzo delle congiunzioni, senza cambiare il modo che la proposizione avrebbe, se fosse principale e indipendente; p. es. io so che tu sei o saresti valoroso (si direbbe in costruzione indipendente: tu sei, tu saresti valoroso): altre volte non solo per mezzo delle congiunzioni, ma mutando anche il modo, usando cioè il congiuntivo invece dell'indicativo o del condizionale, secondo i casi.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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