Caro. - Certa cosa è che la testimonianza di questi santi è molto autentica. Cavalca.
Qualora la principale abbia uno dei verbi avvenire, accadere, occorrere, succedere ecc. si usa più comunemente, massime in un racconto, l'indicativo. Avvenne per sua mala ventura che crebbero un giorno le acque. G. Gozzi. - Avviene non di rado che gli uomini vani .... sono dolci, benevoli, buoni compagni. Leopardi. Se però tali verbi fossero in infinito e dipendessero da un verbo come potere e dovere, si usa il congiuntivo; p. es. può avvenire che io manchi all'appello.
§ 4. Nelle PROPOSIZIONI OGGETTIVE (vedi P. II, cap. V, § 7) si usa ora l'indicativo, ora il congiuntivo, secondo il significato del verbo da cui dipendono.
Si usa l'indicativo quando tal verbo, o un nome del medesimo significato verbale, esprime una percezione sicura, o una cognizione; una affermazione, o una dimostrazione, o una promessa; p. es. vedere, sentire, sapere, intendere, conoscere, ricordarsi e sim. affermare, annunziare, far noto, pensare (nel senso di rivolger il pensiero ad una cosa già certa), giurare, promettere ecc. ecc. Dimostra la ragione che mai succedono bene le cose che dipendono da molti. Guicciardini. - Io dico che la buona educazione importa molto al bene de' figliuoli. Segneri. - Prometto a Dio che da oggi innanzi non farò più male. Cavalca - Si vede per gli esempi ecc. Che 'l ben va dietro al male e 'l male al bene. Ariosto. - Senza vostra dimanda io vi confesso Che questo è corpo uman. Dante.
§ 5. Si usa il congiuntivo quando il verbo o la parola principale esprime una volontà, un desiderio, un comando o esortazione, una concessione, una preghiera, una tendenza a qualche scopo, una speranza o un timore, un'opinione o congettura, un dubbio, un sentimento dell'animo piacevole o doloroso; insomma una disposizione tutta interiore del soggetto; p. es. volere, bramare, esortare, ordinare, proibire, pregare, tentare, aspettare, sperare, temere, pensare (nel senso di credere), credere, giudicare, tener per fermo, esser certo, dubitare, immaginarsi, maravigliarsi, dolersi, rallegrarsi, sdegnarsi, aver caro, gradire, ecc. ecc.
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Gozzi Dio
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